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Chiara Ravaioli & Zhao Yuyu

Chiara Ravaioli è una designer nata a Ravenna nel 1993. Nel 2016 consegue la laurea in Spatial Design presso la University of the Arts di Londra, specializzandosi in Spatial Design. Tra le esperienze professionali passate, Ravaioli è stata direttrice e curatrice dello spazio espositivo ravennate Le Cantine di Palazzo Rava, che ha anche ospitato il festival biennale di architettura Sottotraccia. Lavora come architetta d’interni per Ravimm, impresa italiana focalizzata sulla riqualificazione di edifici settecenteschi a Ravenna. Nel 2019 è docente ospite presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna per il corso di laurea in Product Design.
Ravaioli fonda nel 2019 il brand e progetto personale: Fornice Objects. Fornice Objects esplora l’uso di materiali innovativi e sostenibili, combinati con tecniche di modellazione avanzata e stampa 3D. Con quattro anni di attività alle spalle, Ravaioli mantiene l’attenzione alla creatività artigianale e all’utilizzo della stampa 3D come elementi portanti della sua ricerca. Ogni oggetto creato si configura come il risultato di un equilibrio tra lavoro manuale e tecnologia, un processo che unisce la lentezza riflessiva e la lavorazione imperfetta con la rapidità rigorosa e ripetibile. La ricerca si concentra su materiali, tecniche di lavorazione e texture, trovando costante ispirazione nella natura, componente essenziale della vita quotidiana di Ravaioli, immersa nelle pinete e valli ravennati. Le creazioni di Fornice Objects sono caratterizzate da forme leggere ed essenziali, microarchitetture dalle geometrie morbide, sinuose e vivaci. La continua sperimentazione di Ravaioli si riflette nelle superfici degli oggetti, che trasmettono eleganza e raffinatezza, avvicinando il pubblico al concetto di stampa tridimensionale e alla sua capacità di creare oggetti unici ed esteticamente innovativi.

“Cerco di immaginare i miei schizzi che prendono forma e si muovono attraverso lo schermo del computer, come origami che si gonfiano. È lì che tutto è cominciato: dando forma alla carta”, Chiara Ravaioli

Zhao Yuyu è una micromosaicista. Nata nel 1996 in Mongolia Interna, regione autonoma della Cina, sviluppa un’intensa passione per le arti, che coltiva durante gli anni di formazione nella sua città natale. Dopo essersi diplomata, Zhao approfondisce lo studio delle arti visive. Il suo percorso formativo la conduce in Italia, a Firenze, e successivamente a Ravenna. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, dove consegue la Laurea di Primo Livello in Arti visive e Mosaico nel 2019. Prosegue i suoi studi presso la stessa Accademia, ottenendo la laurea di Secondo Livello in Mosaico nel 2022. Durante il suo percorso accademico, Zhao prende parte a workshop e mostre collettive, ricevendo diversi riconoscimenti. La sua esperienza professionale include diversi ruoli, tra cui insegnante di arti applicate, tutor del corso di Micromosaico della professoressa Vacchini presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e assistente presso gallerie d’arte e studi di mosaico. Appassionata di fotografia e editing digitale, Zhao registra ciò che succede attorno a sé e trova nel micromosaico il mezzo espressivo attraverso cui indagare la sua creatività e alimentare la sua ricerca artistica.

Chiara Ravaioli e Zhao Yuyu collaborano per la prima volta in occasione della mostra Microobjects, a cura di Eleonora Savorelli, presso la Domus dei Tappeti di Pietra, Ravenna. L’esposizione, organizzata da marte e visitabile dal 14 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024, ha fatto parte nel circuito della VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo.

Scoperta nel 1993, la Domus dei Tappeti di Pietra è un edificio privato bizantino del V-VI secolo che comprende quattordici ambienti pavimentati con mosaici policromi e marmi. Trasformata da marte - in collaborazione con la Fondazione RavennAntica, il Comune di Ravenna - Assessorato alla cultura e al mosaico e l’Istituzione MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna - in uno spazio espositivo che interseca l’antico con il contemporaneo, la Domus torna a compiere, in qualche modo, la sua funzione abitativa. Oggetti di uso quotidiano vengono qui ospitati, a contatto con i mosaici pavimentali, eliminando lo scarto tra l’opera esposta e l’ambiente che convenzionalmente le fa da sfondo. Ravaioli e Zhao elaborano e realizzano tre pezzi inediti lavorando a stretto contatto, alla ricerca di armonia tra le superfici zigrinate e il mosaico filato.

Fiamma, insieme alle altre due “opere incontro” Pineta e Marea, si configurano tanto come punto d’incontro quanto come punto di partenza della ricerca congiunta: la ceramica accoglie gli smalti attraverso le fughe appositamente ricavate da Zhao a crudo, prima della cottura in forno, e successivamente colmate dal micromosaico. La città di Ravenna è il tema attorno cui ruota la produzione dei tre lavori, ricercando nelle forme e nei colori varie chiavi di lettura. Designer e micromosaicista scelgono disegni, linee, texture, colori, riflettendo sul desiderio di “armoniosa integrazione” di una pratica con l’altra, senza che una delle due prenda il sopravvento. Il duo pone chi osserva di fronte a una produzione unica, imperfetta e dai risultati inaspettati: un insieme di gesti delicati ma fieri, decisi ma aggraziati, leggeri ma intensamente evocativi.





FIAMMA
Stampa 3D in ceramica e mosaico filato, cm 42 x 12, 2023
Testo di Eleonora Savorelli
Foto di Reka Jakabffy

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