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Giuliana Storino

Giuliana Storino (Taranto, 1986), è un'artista basata a Milano, la cui ricerca si orienta verso lo spazio e l'installazione e si articola attraverso una interdisciplinarietà dei mezzi e dei linguaggi. Lungo un intenso percorso di ricerca, tra pensiero concettuale e competenze tradizionali, le sue opere mettono in atto i processi, ridiscutono le origini e i legami tra l'idea stessa di arte, di imitazione e di il gioco. I riferimenti alla scienza, alla tecnica, al linguaggio, all'antropologia e alla storia dell'arte si intrecciano dando vita a un'indagine poliedrica, volta ai grandi temi dell'esistenza, e all'atto della creazione. La costante ricerca dell'equilibrio (Il peso del vuoto, 2018), la memoria e i ritmi circadiani (Cicàdidi, 2018-2023), la tecnica e il linguaggio (U-mani, mano, umano, umanità 2021), trova l'anello di congiunzione nel concetto di tempo (L'arabesco del tempo 2018; Il sole è nuovo ogni giorno, 2021), che comprende: l'evoluzione umana, tecnica e tecnologica (I vertebrati, 2016; 2021), unita al processo di produzione dell'opera d'arte (Cavalletto a dondolo 2018). Spazio e tempo, immagine e illusione, paesaggio e suono, corpo e architettura, danno forma ai principi che definiscono la vita.

Le sue opere si trovano nelle Collezioni di numerose istituzioni, Fondazioni pubbliche e private, in Italia e all'estero tra cui: Accademia Nazionale di pittura e incisione a Yinchuan in Cina; Istanbul Galleria comunale di Küçükçekmece; Qingdao Sculpture Art Museum, Cina; Osservatorio Astronomico Merate- INAF; Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS; New York City. Tra gli ultimi riconoscimenti vi è l'ammissione alla selezione pubblica per il dossier d'archivio, Premio WONDERFUL a sostegno dell'arte italiana (2021), Museo Novecento di Firenze in collaborazione con MUS.E; è vincitrice del Paratissima Talents -Best of 2022, ed espone all' Art Center nei suggestivi spazi dell'Artiglieria e nel Complesso della Cavallerizza di Torino.

L'opera Buco d’Acqua rappresenta una tappa significativa nella continua evoluzione del percorso creativo di Giuliana Storino. Attraverso una tecnica straordinariamente sperimentale, l'artista utilizza polveri come terra e grigio di piombo in rapporto con la superficie della carta, creando opere che esistono in modo indipendente ma che, grazie alla sua abilità installativa, vengono ricomposte in un'unica struttura carica di vitalità. L’opera viene esposta in un ambiente silenzioso e raccolto, dove lo spazio espositivo entra in un dialogo raffinato con le creazioni. Sia dal punto di vista cromatico che ambientale, lo spazio diventa un'estensione dell’opera: non ci troviamo di fronte a "semplici" quadri o installazioni, ma all’intero spazio espositivo che diventa parte integrante del lavoro. Entrando nell'universo artistico che la Storino costruisce, il pubblico può percepire l’armonia tra natura e umanità, ambiente e corpo, luce e respiro.

Giuliana Storino ha partecipato a numerose residenze artistiche ed esposizioni in Cina, dove ha trovato un'importante fonte di ispirazione. L’influenza della cultura cinese è evidente nelle sue opere, che si trasformano in una sorta di poesia ancestrale, carica di significati profondi. Nel suo progetto Buco d’acqua, ogni opera presenta un elemento di casualità: l’artista, pur essendo la mente creatrice, si pone anche come osservatrice di ciò che si genera spontaneamente sulla superficie. Questo equilibrio tra controllo e libertà creativa è un tratto distintivo della sua arte.

Ognuno di noi ha un’immagine personale di cosa possa rappresentare un “buco d’acqua”. Nelle opere di Giuliana Storino, possiamo scoprire la sua visione della natura e della tranquillità, un’interpretazione intima e poetica che invita lo spettatore a immergersi in un mondo fatto di equilibrio e contemplazione.





BUCO D’ACQUA

Terreno sedimentato, stagno e matita su carta, ferro e legno, dimensione Variabile, 2023
Testo di Pengpeng Wang

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