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Rinaldo Invernizzi

Rinaldo Invernizzi (n. 1962, Italia). Al centro della pittura di Rinaldo Invernizzi c'è il processo di lavorazione in serie dedicate ai temi. La sua ricerca persegue l'aspetto contemplativo del paesaggio e della vanitas in una continua ricerca del divino. Dai primi anni 2000 ha partecipato a mostre collettive e personali presso istituzioni accademiche e religiose, in particolare “Omaggio alla Cappella Portinari. Rinaldo Invernizzi – Tra storia dell'arte e spiritualità”, Sant'Eustorgio, Milano, 2024; “La mia prima patria sono stati i libri”, Biblioteca Marciana di Venezia, 2023; “Smeraldo. Antracite. Cobalto.”, Palazzo Martinengo, Venezia, 2022; “Du paysage”, Thiré, Paesi della Loira, in occasione dell'annuale Festival musicale Dans les jardins de William Christie, 2021; e “Paesaggi di Risurrezione”, Galleria Accademia Contemporanea, Milano, 2010.

Nel 1983 si laurea in Economia e Commercio a Losanna e nel 2012 si diploma in Arte Sacra Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 2017 è presidente e co-direttore artistico di Barovier&Toso, Venezia, storico stabilimento muranese leader nell'arte della soffiatura del vetro e nella creazione di illuminazione artistica.

Nel 2023, Rinaldo Invernizzi ha completato l’opera su tela Biblioteca. Questo lavoro utilizza linee prospettiche ausiliarie per guidare lo sguardo dello spettatore verso il centro della composizione, dove si trova un paesaggio tranquillo, avvolto da un’atmosfera simile al crepuscolo del tramonto. Questo approccio focalizzato non solo amplifica la profondità spaziale del dipinto, ma crea anche un’aura di serenità e introspezione.

Nonostante il titolo Biblioteca, l’artista non si concentra su una rappresentazione tradizionale dello spazio di una biblioteca o dei libri stessi. Attraverso l’uso di linee semplici e quasi impercettibili, delinea in modo minimale le strutture fondamentali dei libri posizionati all’interno dello spazio immaginato. Questo trattamento delicato consente agli spettatori di percepire la presenza dei libri senza essere distratti da dettagli eccessivamente concreti. Un elemento chiave del dipinto è il tocco di azzurro chiaro presente sul quarto libro a destra. Questo dettaglio cromatico rompe la quiete calda e armoniosa del dipinto, riportando lo spettatore alla realtà. Questa brillantezza sottile aggiunge dinamismo e stratificazione all’opera, fungendo da ponte tra l’idealismo contemplativo e la vivacità della realtà tangibile. Il contrasto di colori, benché discreto, arricchisce il linguaggio visivo dell’opera e trasmette una riflessione emotiva sull’equilibrio tra serenità e vitalità.

In superficie, Biblioteca appare un dipinto semplice nella sua costruzione visiva, ma le emozioni che genera sono profonde e delicatissime come le complesse sfumature di cui è fatto. Attraverso questa apparente calma, l’artista esplora temi profondi legati al tempo, allo spazio e alla memoria umana. Quest’opera non è solo un’immersione visiva preziosa, ma anche un viaggio emotivo e intellettuale, che rivela la profondità e l’unicità del linguaggio artistico di Rinaldo Invernizzi.





BIBLIOTECA
Acrilico e olio su tela, cm 70 x 70, 2023
Testo di Pengpeng Wang

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