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Sergio Battarola

Sergio Battarola, nato nel 1955 a Bariano, nella provincia di Bergamo, è un artista che unisce con grande profondità, all'interno delle sue opere il concetto di identità legata ai suoi luoghi di appartenenza con un approccio ancestrale e contemporaneo, capace di dar vita ad un linguaggio aperto. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Battarola ha fatto il suo debutto nel mondo dell’arte nel 1989, quando ha esposto in una mostra personale alla Galleria Compagnia del Disegno di Milano. La mostra, curata dal celebre critico Giovanni Testori, ha segnato l’inizio del suo percorso artistico, portandolo progressivamente a guadagnare visibilità sia a livello nazionale che internazionale.

Battarola è un artista che non lavora solo all'interno del campo della pittura. La sua pratica si estende alla scultura, al teatro e alla scenografia, collaborando con il Teatro Elfo Puccini di Milano e il Teatro Caverna di Bergamo, dove ha realizzato fondali e scenografie cariche di intensità artistica. La sua capacità di unire le arti visive con il dinamismo teatrale ha offerto agli spettatori esperienze sensoriali uniche.

Nel 2009, Battarola ha ampliato ulteriormente la sua espressione artistica figurando come presenza protagonista all'interno del film Il figlio di Amleto, diretto da Francesco Gatti. Inoltre, ha collaborato con il gruppo teatrale Le Moustaches di Roma, arricchendo ulteriormente le sue creazioni con un’interazione tra performance e arti visive, aggiungendo profondità e nuove dimensioni alle sue opere.

Nonostante le sue numerose esperienze internazionali, Battarola ha scelto di rimanere profondamente legato alla sua città natale, Bariano. Lontano dal caos delle grandi città, trova in questa piccola comunità l’ambiente ideale per vivere e far nascere le sue creazioni artistiche. Le sue opere riflettono una forte identità territoriale, ma al contempo superano i confini culturali e spaziali, offrendo una prospettiva che abbraccia valori universali e una profonda sensibilità umana.

Tra le sue creazioni, il dipinto Rituale del lupo rappresenta un’opera ricca di teatralità e simbolismo. L’intera composizione è dominata da tonalità rosse, evocando un’atmosfera di ritualità religiosa e credenze tradizionali. La presenza di molteplici figure animali richiama le antiche pitture rupestri scoperte nelle grotte di Blombos, in Sudafrica, risalenti a 73.000 anni fa. Questa connessione visiva e cromatica instaura un dialogo tra tradizione e contemporaneità. L’opera si sviluppa come una scena teatrale, con diversi livelli e prospettive. Utilizzando una tecnica di prospettiva parallela, Battarola suddivide e stratifica gli elementi della composizione. Le lance che attraversano la scena convergono verso il centro, creando un forte punto focale. Osservando l’opera da lontano, il rosso dominante appare come un sipario sollevato sopra un palcoscenico, mentre lo sfondo nero amplifica la drammaticità dell’intera composizione.

Quest’opera non è solo un dipinto, ma un vero e proprio “rito” visivo. Con uno spazio bidimensionale limitato, Battarola riesce a creare una profonda sensazione di dinamismo e spazialità, trasmettendo un’intensa vitalità. Questo equilibrio tra simbolismo e rappresentazione rende il Rituale del lupo un’opera di grande rilevanza culturale e artistica.

Le creazioni di Sergio Battarola riflettono non solo una profonda comprensione dell’estetica, ma anche un’acuta consapevolezza della cultura e della storia umana. Attraverso una pratica interdisciplinare che abbraccia disegno, pittura, scultura, teatro, cinema e tradizione locale, Battarola arricchisce l’arte contemporanea con prospettive nuove e vitali. Le sue opere offrono al pubblico uno spazio per riflettere oltre le apparenze, dimostrando come l’arte possa costruire ponti tra passato e presente, tra tradizione e innovazione, ridefinendo continuamente il linguaggio e l’estetica del nostro tempo.





RITUALE DEL LUPO
Olio su tavola, cm 125 x 90, 2023
Testo di Pengpeng Wang

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