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Bao Fusheng

Nato a Dali, Yunnan, nel 1974, ha conseguito il master in Pittura presso la Facoltà di Belle Arti ed è membro del Salone d’Arte Yuhua di Kunming. Dal 2002 si dedica costantemente alla creazione artistica contemporanea, partecipando a numerose mostre in diverse nazioni; le sue opere sono entrate a far parte di collezioni istituzionali e private. 



Negli ultimi anni ha preso parte a importanti eventi artistici, tra cui il progetto “ART BOX” presso la Galleria Civico23 di Salerno nel 2024, la Mostra Internazionale d'Arte Moderna di Nanchino “Sconosciuto”, la mostra dei finalisti del Premio Internazionale di Arti Visive di Barcellona, la mostra asiatica “La Rinascita della Luce” organizzata da Goya Art a Pechino, l’esposizione “Espansione della Natura” del Salone d’Arte Yuhua di Kunming presso il Centro Culturale di Milano, la mostra dei finalisti del Premio d’Arte di Milano, nonché la vincita del Premio Artista Pro Biennale di Venezia. Ha inoltre partecipato alla mostra “D’Annunzio e la Cina” presso la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, alla mostra “Esplorazione e Trasformazione” presso lo spazio Chunxi Art di Shanghai, ed è stato insignito del Premio Jacopo da Ponte alla Biennale di Milano nel 2023. Sempre nello stesso periodo ha esposto alla mostra “Art in Loop” presso The Holy Art Gallery di Berlino, a “The New Artist” presso Boomer Gallery di Londra, al concorso di arti visive della Fondazione Artistica Circolare di Parigi, alla Biennale di Milano presso Palazzo delle Stelline, nonché alla Seconda Mostra Internazionale di Arte Astratta “La Bellezza senza Bellezza” organizzata da Yici Art a Pechino. Nel 2022 ha partecipato alla mostra “Latitudini Contemporanee. Il XX secolo e i nuovi linguaggi” presso il Museo d’Arte Moderna di Lendinara e alla collettiva internazionale a tema “SKYINE 2” presso lo Spazio d’Arte Contemporanea A60 di Milano, oltre ad altre esposizioni in ambito nazionale e internazionale.

In Wrap 115 di Bao Fusheng, lo spettatore viene immediatamente catturato dall’energia cromatica che invade la tela. L’opera è composta da ampie fasce curve e da strati di linee intrecciate, che si muovono come onde, sovrapponendosi e ruotando, generando una struttura visiva al tempo stesso ritmica e carica di tensione.

Il titolo Wrap non è soltanto una descrizione formale, ma anche una metafora spirituale. I tratti ripetuti, estesi e avvolgenti ricordano i tessuti della vita o le venature del tempo, che attraverso sovrapposizioni e torsioni continue producono una forza apparentemente caotica ma, in realtà, profondamente ordinata. I punti e gli anelli che si inseriscono nel flusso spezzano la pura linearità e introducono respiro e una dimensione cosmica, quasi multidimensionale.

Sul piano cromatico, Bao Fusheng utilizza effetti metallici e iridescenze: viola, blu, verde e rosa si intrecciano creando una sensazione a un tempo tecnologica e artigianale. Alla luce, i colori sembrano vibrare e trasformarsi, conferendo all’opera una qualità quasi dinamica.

Wrap 115 non è solo un’esplorazione decorativa della forma, ma una riflessione visiva sull’ “infinito” e sul “ciclo”. Lo spettatore, nell’osservazione, percepisce sia la dimensione meditativa della ripetizione, sia la tensione interiore fra caos e ordine: un’immagine della condizione umana in perenne ricerca di equilibrio.
La serie Wrap di Bao Fusheng costruisce profondità attraverso la ripetizione e la complessità; e Wrap 115 ne è un esempio emblematico. Evoca i nodi della tradizione orientale, le immagini del pensiero buddista, ma anche le reti e i flussi del mondo digitale contemporaneo. È un’opera che si colloca al crocevia tra tradizione e modernità, trasformando l’energia visiva in una trama spirituale unica.





WRAP 115
Acrilico su tela,
cm 50x60, 2024
Testo di Michele Apuzzo

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