Liu Fengqi
Liu Fengqi, nata a Chongqing nel 1977, si è diplomata nel 2000 presso il Dipartimento di Arti Plastiche della Sichuan Fine Arts Institute, specializzandosi in xilografia in bianco e nero. Dal 2004 al 2011 ha lavorato nello Yunnan, dedicandosi all’insegnamento delle basi delle arti figurative e partecipando, nello stesso periodo, a numerose esposizioni di grafica in Cina. Nel 2021 ha scelto di tornare pienamente alla pratica artistica: sebbene l’evoluzione della pittura moderna abbia già più di un secolo di storia, per lei questo ritorno ha significato un nuovo inizio. Negli ultimi anni si è dedicata con passione alla ricerca sulla pittura non figurativa, privilegiando una forma espressiva libera e maggiormente astratta. Attualmente vive e lavora a Chengdu.
L’opera Dessert Catalitico si configura come un esperimento visivo che, attraverso un cromatismo acceso e una costruzione astratta, esplora il desiderio, la memoria e l’esperienza quotidiana. Il titolo, apparentemente leggero, associa al “dessert” l’idea di un momento di piacere sensoriale, mentre il termine “catalitico” conferisce a tali istanti il senso di una trasformazione chimica, di una genesi inattesa. Il dessert non è dunque un semplice segno alimentare, ma diventa un luogo metaforico in cui emozioni, ricordi e culture si intrecciano.
La tela è attraversata da tonalità di rosa, arancio e porpora che si fondono in un’atmosfera visiva quasi esplosiva, al limite tra dolcezza e eccesso. Le pennellate dense e la stratificazione dei colori trasmettono una forza vibrante, al tempo stesso intensa e inquieta. Figure parzialmente simboliche – frutti rotondi, rami, tavoli o contenitori geometrici – emergono e scompaiono, oscillando tra figurazione e astrazione. Questa instabilità compositiva corrisponde pienamente al concetto di “catalisi”: nella reazione violenta, la materia muta e nuovi significati prendono forma.
Attraverso il linguaggio pittorico, Liu Fengqi indaga così il rapporto dialettico tra quotidianità e trascendenza. Il dessert, elemento del quotidiano, è di solito associato alla leggerezza e al piacere effimero; ma nella sua opera esso si eleva a una condizione liminale, diventando catalizzatore di memorie culturali ed energie emotive. In questo senso, Dessert Catalitico non solo rappresenta la gioia sensoriale, ma svela anche le tensioni che la sottendono – l’accumulo e il rilascio del desiderio, la stratificazione e la ricostruzione della memoria. Con la dolcezza come pretesto e la catalisi come nucleo, l’opera mostra come l’esperienza quotidiana possa, attraverso la trasformazione artistica, generare nuove strutture percettive e nuovi significati culturali.
DESSERT CATALITICO
Olio su tela,
cm 160x120,
2024
Testo di Emanuele Gregolin
