Nico Galmozzi
Nico Galmozzi, nato a Torino nel 1983, ha conseguito con lode la laurea in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Durante il suo percorso accademico ha esposto, nel 2001, al Salon Primo di Brera presso Palazzo della Permanente.
Dopo gli studi ha intrapreso un'intensa attività artistica, partecipando a numerose mostre personali e collettive. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private, tra cui la Raccolta d'Arte Moderna e Contemporanea della Provincia di Lodi e la collezione della Fondazione Banca Popolare di Lodi.
Tra i riconoscimenti principali si annovera la selezione, nel 2008, tra i venti finalisti del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana, ospitato alla Fabbrica del Vapore di Milano. Nel 2012 ha tenuto la mostra personale Sguardo Arcano Attraverso presso il Palazzo dei Filippini a Lodi, mentre nel 2013 ha partecipato alle collettive Ottanta. An international perspective. A local insight presso Bipielle Arte, Lodi, e Una solenne sorsata II, curata da F. Correggia e Sophie Chkheidze presso Studio Angolo 21, ottenendo nello stesso anno il Premio di pittura Brambati.
Nel 2024 è stato tra i protagonisti della residenza artistica Tracce nel vento, a cura di C. Cardini, nell'ambito della rassegna Naturalmente Pianoforte a Pratovecchio Stia.
Nella produzione di Nico Galmozzi, la memoria e il tempo costituiscono sempre un filo conduttore latente. Antique Picture Near Me si dispiega sulla tela in bianco e nero, come un frammento estratto da una vecchia fotografia di famiglia ingiallita, creando davanti agli occhi dello spettatore un'atmosfera intima, quasi privata.
Cinque bambini siedono sul divano, ciascuno con un'espressione diversa: alcuni mostrano un sorriso timido, altri fissano il vuoto con curiosità o cautela. In particolare, i bambini vestiti con costumi festivi o teatrali donano alla scena, nella sua semplicità, un senso di ritualità e teatralità. La scelta del bianco e nero rafforza la sensazione di una memoria sfocata e lontana, richiamando inconsciamente archivi familiari, ritratti d'infanzia da studio fotografico e persino una memoria collettiva che attraversa le generazioni.
Galmozzi non si limita a una semplice riproduzione, ma attraverso il linguaggio pittorico dona nuova vita alla “fotografia (memoria)”. Le texture e le pennellate sulla tela sostituiscono i granuli di luce e ombra dell'immagine fotografica, conferendo al momento ricordato un peso materiale. Questa trasposizione dall'“immagine” alla “pittura” rappresenta la cifra più originale dell'artista: egli sottolinea le tracce lasciate dal tempo nei diversi media e il desiderio umano di conservarlo, di cristallizzarlo.
È significativo che il titolo dell'opera, Antique Picture Near Me, non spinga la scena verso un passato remoto, ma attraverso l'espressione “Near Me” la riporti al presente. L'“antico” non è soltanto un frammento della storia, bensì una presenza che ci rimane vicina: esso ci circonda attraverso i ricordi, i simboli culturali e le esperienze emotive.
La tela di Galmozzi è al tempo stesso una finestra nostalgica e una riflessione su come il presente osservi il passato. Essa è intrisa di un ritorno alla memoria personale dell'artista, ma anche di una riflessione sulla costruzione della “memoria collettiva”. Nella rappresentazione di una scena familiare, l'artista tocca corde universali dell'esperienza umana: la crescita, l'identità, le relazioni e lo scorrere del tempo. L'opera è al contempo “immagine individuale” e “simbolo pubblico”, spingendo lo spettatore, nella contemplazione, a cercare inconsciamente un riflesso di sé.
Il passato non è mai davvero lontano, ma continua a vivere nel presente in un'altra forma, accompagnandoci, influenzandoci e contribuendo a plasmare la nostra esistenza.
ANTIQUE PICTURE NEAR ME
Olio su tela,
cm 70x50,
2024
Testo di Pengpeng Wang
