Sun Yaqing
Sun Yaqing, curatore e fotografo, è nato nel 1970. Da lungo tempo si dedica alla progettazione e realizzazione di fotografia concettuale. Nel 2002 si è trasferito in Giappone per studiare, approfondendo anche l'arte fotografica. La sua formazione professionale e le sue esperienze di vita, maturate nel tempo, hanno arricchito notevolmente il significato delle sue opere. Le sue fotografie hanno ricevuto numerosi premi in concorsi di fotografia e arte in Giappone, Singapore, Stati Uniti, Australia e altri Paesi. A partire dal 2025 ha iniziato a lavorare alla serie intitolata Maschere. Le sue opere affrontano in modo incisivo i problemi della società contemporanea, stimolando una riflessione profonda e un cambiamento nella percezione della vita.
Nella serie fotografica Maschere di Sun Yaqing, lo spettatore non si trova soltanto di fronte a un impatto visivo, ma anche a una riflessione profonda sull'identità, sull'autenticità e sulla finzione. Le opere sono presentate in bianco e nero, una scelta che elimina le interferenze del colore e concentra l'attenzione sulla relazione tra figure, maschere e gesti. Questo procedimento sottolinea la forza delle forme e dei simboli, conferendo alle immagini una qualità sobria e poetica.
I personaggi ritratti indossano spesso abiti neri e si collocano in ambienti naturali aperti: erba incolta, cielo, tracce di vento. Questo sfondo vuoto diventa un palcoscenico metaforico che accentua la tensione tra “maschera” e “corpo”. Nelle opere la maschera è al tempo stesso strumento di occultamento e simbolo di rivelazione. Fluttuano, si accumulano, arrivano persino a collegarsi ai corpi dei soggetti, come a formare una “catena identitaria” in continua trasformazione. Tale catena simboleggia i molteplici ruoli che la società attribuisce all'individuo, ma allude anche alla frammentazione e all'instabilità del sé nel mondo esterno. Le espressioni ei gesti dei soggetti – talvolta pacati, talvolta segnati dalla lotta – entrano in dialogo costante con queste maschere. Attraverso questa costruzione visiva, Sun Yaqing mette in luce la continua oscillazione dell'individuo contemporaneo tra “sé autentico” e “volto sociale”.
Dal punto di vista della storia dell'arte, Maschere intrattiene un legame sotterraneo con il Surrealismo e con la fotografia performativa. Lo “straniamento degli oggetti” tipico del Surrealismo qui si rinnova: la maschera, familiare simbolo teatrale, è estratta dal proprio contesto originario per diventare al contempo estensione e ostacolo del corpo. L'elemento performativo della fotografia enfatizza invece la relazione immediata tra corpo e oggetto, donando all'opera tensione e imprevedibilità.
Ancora più significativo è che Maschere affronta temi attuali legati alla politica dell'identità. Nel contesto della globalizzazione e dei social media, la “maschera” non è solo una metafora convenzionale, ma parte integrante dell'esperienza quotidiana. Costruiamo il nostro sé attraverso un costante intreccio di recitazione e osservazione, e nel gesto di indossare o togliere una maschera, finiamo per smarrire o ritrovare la nostra vera identità.
MASCHERE
Fotografia, cm 30x40, 2024
Testo di Emanuele Gregolin
